Angelica
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Pianta rara in Italia allo stato spontaneo. Cresce in zone riparate dal vento, soleggiate, e rinfrescate da ruscelli, in alcuni valloni delle Alpi e degli Appennini. Si trova più facilmente la specie silvestris che è meno alta, meno profumata, con fusti più sottili e con foglie verdi sulle due pagine. Le proprietà delle specie archangelica e silvestris sono simili: ma chi avrà visto una volta l'Angelica archangelica con le sue grandi ombrelle giallo-verdi in piena fioritura, brulicanti di api e di insetti, e avrà respirato il profumo forte e muschiato, che si sprigiona dalle foglie strizzate tra le dita, sicuramente non potrà più confondere le due diverse specie. La leggenda vuole che sia stato l'arcangelo Raffaele a far conoscere agli uomini l'angelica, le cui proprietà, vantate dagli antichi, erano talvolta quasi miracolose: debellava la peste, neutralizzava gli effetti dei veleni, prolungava la durata della vita. Ai nostri giorni, le virtu' dell'angelica sono state ridimensionate; è apprezzata come stimolante dell'apparato digerente e come antisettico. |
Nome latino e dialettale: |
Angelica archangelica. Angelica di Boemia - Arcangelica - Angelica dei giardini - Sambugari - Bragosse - Erba degli angeli - Angelica dorata |
Costituenti: |
Cumarina, acidi, cera, tannino, glucidi. |
Antisettico, aperitivo, carminativo, digestivo, stomachico, sudorifero, tonico. |