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Cardo santo

Postato in Piante spontanee.

 

cardo santo

 

Una leggenda vuole che il cardo santo sia stato introdotto dall'India nel XV secolo per guarire un imperatore affitto da emicranie; in realtà è una pianta spontanea dei Paesi attorno al Mediterraneo. A una osservazione superficiale, possono sfuggire le differenze tra il cardo santo e il cartamo, perché' si assomigliano molto; le foglie del cartamo sono più piccole, molli e spinose, i fiori sono dorati e il succo è rosso. Il cardo santo, un tempo, era considerato un tesoro per i poveri e apprezzato come la panacea di ogni male. Olivier de Serres, signore di Pradel, agronomo francese del XVI secolo, ebbe a scrivere che i semi, nel vino bianco, hanno la proprietà di aiutare la memoria. Anche Shakespeare lo apprezzava come calmante dei cuori ansiosi. E' in realtà, un eccellente febbrifugo mentre, per uso esterno, è un efficace antisettico. Le piante, raccolte quando i fiori sono in bocciolo, si appendono a mazzi, al riparo dalla polvere. I preparati con il cardo santo sono amari e poco gradevoli a bersi; il vino è più accettabile e se ne beve un bicchiere prima dei due pasti principali.

Nome latino e dialettale:

Cnicus benedictus. Cardo benedetto - Card sant - Erba benedetta - Cardu santu.

Costituenti:

Un principio amaro, olio essenziale, mucillagine, sali minerali, tannino vitamina B1.

Proprietà:

antisettico, digestivo, diuretico, febbrifugo, tonico.