Cardo mariano
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Il cardo mariano, tipico delle regioni mediterranee, diffuso nei terreni incolti, si è esteso fino alle regioni danesi. E' una pianta robusta, con capolini color porpora, ben protetti dalle brattee dell'involucro, che sono ricurve e acutamente spinose all’estremità. Le foglie sono grandi, con denti che terminano in una spina gialla; vicino alle nervature presentano delle macchie bianche, che, secondo la leggenda, sono gocce di latte della Madonna, cadute dal suo seno quando fuggiva per sottrarre Gesù alla persecuzione di Erode. La pianta è nota nelle campagne, fin dai tempi antichi, per uso alimentare; le foglie giovani si fanno in insalata, le radici e i capolini si cuociono in acqua con altri ortaggi. La pianta intera tritata si da' al bestiame e gli uccelli gradiscono i suoi semi. Il cardo mariano che era stato trascurato a vantaggio del cardo santo, attualmente ha ripreso quota nella farmacopea; infatti, di recente è stato provato che possiede principi attivi molto efficaci per l'apparato cardio-vascolare e per la funzione epatica. |
Nome latino e dialettale: |
Silybum marianum. Cardo di Santa Maria - Cardo asinino - Cardo lattato - Muganazzi - Cardalana - Cardo di Maria - Cima de cardu - Card marinu. |
Costituenti: |
Olio essenziale, un principio amaro, istamina, silimarina e tiramina. |
colagogo, coleretico, diuretico, ipertensivo, tonico. |