Acanto
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L'acanto, diffuso allo stato spontaneo nelle zone meridionali, è coltivato nei giardini come pianta ornamentale per l'eleganza dei fiori bianchi venati di porpora e delle grandi foglie, profondamente incise ,verde scuro e lucenti. Si dice che le foglie abbiano ispirato lo scultore greco Callimaco quando creò i motivi decorativi dei capitelli corinzi. Infatti, l'acanto è presente anche in tutte le regioni costiere del Mediterraneo. I medici dell'antichità consigliavano l'infuso di questa pianta per numerosi usi. Dioscoride e Plinio la reputavano diuretica, efficace contro le irritazioni viscerali e, perfino, utile come rimedio preventivo della tubercolosi polmonare. Nel Medioevo , sembra esser stata completamente dimenticata. Attualmente ,viene utilizzata per uso esterno come bagni, compresse, cataplasmi oppure gargarismi. Per conservare la migliore efficacia si devono cogliere i fiori quando sono completamente sbocciati e poi farli essiccare lentamente all'ombra. Invece , le foglie e le radici si fanno essiccare in un forno piuttosto caldo. |
Nome latino e dialettale: |
Acantus mollis. Branca ursina- Erba per le piaghe- Granfia d'urzo - Alcanna. |
Costituenti: |
Sali minerali, mucillaggine, glucidi, tannino, sostanze amare. |
Aperitivo , coleretico, emolliente, vulnerario. |