Giglio
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Famoso all'epoca delle antiche civiltà mediterranee, questo fiore dal profumo soave era già coltivato nei giardini reali minoici, come testimonia un vaso ritrovato a Cnosso. Allo stato spontaneo si trova soltanto in Libano. Il giglio è un rimedio valido, per uso esterno. I petali dei fiori, conservati nell'acquavite, venivano un tempo impiegati come medicazione antisettica e cicatrizzante; macerati nell'olio, come lenitivo di scottature superficiali, screpolature ed escoriazioni, oltre che come vulnerario. Il bulbo e il fiore del giglio contengono un tasso insolitamente alto di boro. I gigli, nei locali piccoli e male aerati, possono provocare, con il loro intenso profumo, dei malesseri anche piuttosto gravi. |
Nome latino e dialettale: |
Lilium candidum. Giglio bianco - Giglio di S. Antonio - Giglio di S. Luigi. |
antisettico, cicatrizzante, emolliente, risolvente, vulnerario. |