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Giaggiolo

Postato in Piante coltivate.

 

giaggiolo

 

In farmacopea, il nome giaggiolo si riferisce a numerose specie coltivate e varietà orticole di probabile origine ibrida, di cui le più diffuse sono l'iris di Germania e l'iris pallida. Queste specie sono di origine mediterranea e vengono coltivate da secoli in Asia occidentale e in gran parte dell'Europa. Ogni anno, in maggio, a Firenze si inaugura una mostra del giaggiolo. La sola parte utilizzata della pianta è il rizoma che, di odore sgradevole allo stato fresco, essiccando emana un forte profumo di viola mammola, dovuto alla presenza di un olio essenziale, l'essenza dell'iris, di complessa composizione. Si ritiene siano i giaggioli coltivati nelle vigne della zona del Chianti, a conferire al vino il ben noto e apprezzato bouquet. La medicina antica aveva classificato il giaggiolo come purgante, qualità che manifesta, anche violentemente, allo stato fresco; il rizoma, una volta essiccato e ridotto in polvere, si rivela espettorante e diuretico; in forti dosi diventa addirittura un emetico. Oggi questa pianta viene coltivata soprattutto per i bei fiori e per l'impiego nell'industria profumiera.

Nome latino e dialettale:

Iris pallida e Iris germanica. Iride - Giglio fiorentino - Spadella - Liri.

Proprietà:

aromatico, diuretico, espettorante.