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Celidonia

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celidonia

 

Il genere Chelidonium annovera una sola specie, la celidonia dei vecchi muri. Il suo nome deriva dal greco chelido'n, rondine, perché' fiorisce alla prima comparsa di questi uccelli. Pianta perenne, che spesso si nota sui ruderi e nei terreni freschi, è conosciuta da tutti i bambini delle campagne. Un nome popolare toscano, erba da porri, indica che il succo che si estrae da questa pianta può eliminare le verruche ( porri ) con la stessa efficacia dell'azoto liquido usato dai dermatologi. Nell'antichità',la celidonia era nota come pianta dalla proprietà oftalmica. Nel Medioevo, gli alchimisti, la usavano spesso in quanto la ritenevano dotata di poteri soprannaturali, coeli donum. La celidonia non è innocua; appartenendo alla famiglia dei papaveri, contiene anch'essa alcaloidi tossici: fresca è velenosa ed è assolutamente sconsigliabile consumare la pianta anche essiccata, senza precise prescrizioni mediche. Gli omeopatici adoperano la radice. Come uso esterno non si deve mai applicare su ferite aperte perché' il succo caustico può danneggiarle.

Nome latino e dialettale:

Chelidonium majus. Erba nocca - Siricagna - Erba maistra - Erba mornera - Zeligogna - Ziluvigno - Rundinaria - Papagno selvaggio - Erba da porri.

Costituenti:

Alcaloidi, saponine, pigmenti, acidi.

Proprietà:

antispasmodico, coleretico, ipotensivo, purgativo.