Borragine
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Questa pianta non è menzionata in nessuno dei testi dell'antichità; gli storici-botanici suppongono che sia stata introdotta dall'Africa nel Medioevo. Alcuni di essi hanno voluto trovare una etimologia araba, da abou, padre, e da rash, sudore, poiché è pianta dalle proprietà sudorifere; ma nessuno ha tenuto in grande conto questa idea. Borragine deriva dal nome latino borrago, però l'origine del nome resta sconosciuta. E' una pianta annuale che forma grossi ciuffi lungo i viottoli, nei giardini abbandonati, al piede dei vecchi muri o sulle macerie e che conserva per tutta l'estate i suoi fiori blu dagli stami quasi neri. E' un rimedio ad azione blanda, molto apprezzato dalla medicina popolare. E' attiva quando è fresca, pertanto deve essere raccolta quando serve. Le giovani foglie crude si mangiano in insalata oppure cotte nelle minestre o nelle frittate; centrifugate con crescione e tarassaco danno un succo depurativo eccellente per la carnagione. Si preparano infusi molto efficaci per calmare la tosse stizzosa delle bronchiti sfruttando le proprietà emollienti dei fiori. |
Nome latino e dialettale: |
Borrago officinalis. Borrana - Boragia - Burrane - Vurrani - Bure'sa - Vorraina - Burra'ina - Burraxi -Lingua rada. |
Costituenti: |
Tannino, resina, mucillagine, saponina, nitrato di potassio. |
depurativo, diuretico, emolliente, lassativo, sudorifero. |