Agrimonia
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Diverse etimologie greche sono state proposte per Agrimonia: potrebbe derivare sia da agros, e monias, selvatico, con allusione al suo habitat, sia da agremone, albugine della cornea dell'occhio, con riferimento alle sue proprietà oftalmologiche. Eupatoria deriverebbe da Mitridate Eupator, re del Ponto, che nel I secolo a . C. avrebbe introdotto la pianta nella terapeutica. Nota fin dalla preistoria, somministrata anticamente come antidoto per il veleno dei serpenti, contro le malattie del fegato, i disturbi della vista e la perdita della memoria, l'agrimonia e' stata per molto tempo confusa, nei testi, con la verbena. Da questa, fu distinta nel XV secolo e raggiunse, cent'anni dopo, il periodo di maggior popolarità. In seguito, la pianta venne trascurata; attualmente ha conservato il favore dei popoli nordici, che ne apprezzano l'infuso tonico, di attori e cantanti che la reputano efficace per la voce. Una pianta sua parente, l'agrimonia odorata Mill, comune nell'Italia meridionale, molto profumata, predilige l'ombra e non possiede proprietà medicinali. |
Nome latino e dialettale: |
Agrimonia euparoria. Eupatoria- Acrimonia- Erba vettonica- Grimonia- Agrimogna- Arimonia. |
Costituenti: |
Tannino, olio essenziale, gomma. |
Antinfiammatorio, astringente, cicatrizzante, diuretico, risolvente, vulnerario. |