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Cipresso

Postato in Piante coltivate.

 

cipresso

 

Spontaneo nelle Isole dell'Egeo, in Siria e in Iran, il cipresso si diffuse molto presto, dalle terre di origine, in tutte le regioni litoranee del Mediterraneo, in Asia e anche in Cina. Ebbe un posto importante anche nei riti funebri pre-cristiani ed è tra le più note piante medicinali dell'antichità: si trova, infatti, citato in un manoscritto assiro che risale a ben 35 secoli fa; già i seguaci di Ippocrate sapevano mettere a profitto le sue qualità astringenti e le notevoli proprietà antiemorragiche. In fitoterapia si utilizzano i giovani rami, con le foglie, e i frutti, detti comunemente noci di cipresso o, meglio, galbuli: questi frutti devono essere raccolti durante l'inverno, prima della maturazione. Il cipresso contiene, oltre a un tasso elevato di tannino, un olio essenziale molto aromatico, con il quale i Romani preparavano profumi. Per il complesso dei suoi costituenti ha, soprattutto, un'azione vaso-costrittrice.

Nome latino e dialettale:

Cupressus sempervirens.

Proprietà:

antiscorbutico, antisettico, bechico, cardiotonico, cicatrizzante, diuretico, emolliente, espettorante, antidiarroico, antisettico, antispasmodico, cicatrizzante, vaso-costrittore.